Un lascito (o legato) è una donazione fatta dopo la morte. Può andare a beneficio di un’organizzazione a scelta, come Parkinson Svizzera, e presenta diversi vantaggi.
Va detto che l’organizzazione beneficiaria del lascito non ha un’influenza diretta sull’amministrazione dell’eredità e sulla liquidazione del patrimonio ereditario. D’altra parte, le vengono risparmiati i fastidi e i costi che la liquidazione genera. Uno svantaggio può anche essere che con un lascito l’organizzazione riceva meno rispetto alla situazione in cui fosse nominata erede nel testamento.
A mio parere, ha sempre senso farlo. Naturalmente, la questione diventa più pressante con l’avanzare dell’età. Io dico sempre che con un testamento non si muore prima, ma si vive più serenamente e quindi anche meglio.
Un lascito deve essere redatto in una disposizione testamentaria (testamento autografo o atto pubblico) oppure in un contratto di successione. Ci sono alcuni requisiti formali. Il testamento autografo va scritto a mano dall’inizio alla fine, indicando luogo, data completa e firma completa. La disposizione testamentaria e il contratto successorio devono essere autenticati da un notaio in presenza di due testimoni. Bisogna rispettare rigorosamente questi requisiti formali. È importante che il testamento originale sia depositato presso un apposito servizio del Comune di domicilio o presso uno studio notarile. Poi ci sono le porzioni legittime, che limitano la libertà di disporre della propria eredità. Se al momento del proprio decesso ci sono discendenti, un coniuge o un partner registrato, queste persone hanno diritto alle rispettive porzioni legittime. Solo il resto può essere donato a chi si vuole. Se fra i superstiti non c’è nessuno degli eredi menzionati, allora si può disporre liberamente della totalità del proprio patrimonio.
La persona che effettua il lascito è libera di vincolarlo a uno scopo specifico o no. Molte organizzazioni preferiscono i lasciti senza uno scopo esplicito, in quanto consentono di disporne con maggiore flessibilità, scegliendo di usare il denaro dove avrà il maggiore impatto. Ma è chiaro che sono apprezzati anche i lasciti vincolati a scopi o progetti specifici che l’organizzazione beneficiaria può realizzare agevolmente. Tutto diventa invece più complicato se viene specificata una destinazione molto dettagliata o con condizioni difficili da rispettate anche con le migliori intenzioni. Per cambiare la finalità di un legato ci vuole l’autorizzazione di un giudice e in più è alquanto spiacevole dover tradire la fiducia della testatrice o del testatore. Se risulta proprio impossibile rispettare le disposizioni e non si riesce a modificarle, il lascito decade e il denaro o il bene in questione va agli eredi, fra i quali viene spartito. In questo modo, tuttavia, non si rispetta la volontà della persona deceduta.
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Marianne Sonder
Avvocata e membro del Comitato di Parkinson Svizzera è a vostra disposizione per una consulenza orale gratuita di trenta minuti. In caso di interesse, contattare la signora Susann Egli.
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